Chiesta una variante al piano operativo per realizzare una nuova struttura al posto di appartamenti e residenza sanitaria. Prevista anche la possibilità di costruire una chiesa e un convento per i frati proprietari del terreno.
Una Rsa da 80 posti potrebbe essere realizzata, in tempi brevi ai Lecci, in viale Alcide De Gasperi, all’altezza dell’ingresso dell’interporto.
La Alf Investiment, azienda specializzata nella realizzazione di Residenze sanitarie assistenziali e Strutture integrate per anziani non autosufficienti, ha richiesto alla commissione urbanistica una variante al piano urbanistico attraverso un parere di fattibilità per costruire al posto di appartamenti e Rsa soltanto una Residenza per anziani ed eventualmente una chiesa con annesso un convento. “Abbiamo espresso parere positivo – ha spiegato il presidente Maurizio Calussi – perché si tratta di un miglioramento del piano senza stravolgerlo visto che si passa da una funzione privata a uso pubblico a una completamente sbilanciata verso il pubblico”.
La variante propone due possibilità. La prima è la realizzazione di una Rsa e un luogo di culto. La struttura per anziani è suddivisa in tre nuclei, di cui quello a piano terra destinato ai servizi generali mentre i posti letti in due blocchi da 40, saranno realizzati negli altri piani per un totale di 3.850 mq. Accanto è prevista un’altra piccola area sempre destinata ai servizi sociali, che però, come ha fatto notare la commissione, non è dotata di un ingresso autonomo. Conclude questa prima ipotesi la realizzazione di una chiesa, di una canonica e di un convento destinato ai frati che sono proprietari del lotto. La seconda possibilità è quella di escludere la destinazione ai servizi religiosi.
Ottenuto il parere favorevole della commissione, ora Alf investiment dovrà presentare un piano dettagliato del progetto che intende realizzare, per quanto riguarda la costruzione della Rsa è vincolante il parere della Società della salute.
“Il progetto– continua Calussi – è suddiviso in unità minime di intervento la cui realizzazione prevede anche la possibilità di partire in tempi diversi. La commissione ha però posto l’obbligo che, appena parte la prima, dovranno essere realizzate tutte le opere di urbanizzazione, che tra l’altro comprendono anche parcheggi e aree verdi”.
L’altro vincolo imposto è quello del rispetto della vocazione ambientalistica della zona. “La Commissione – spiega il presidente – vigilerà che nel progetto ci siano spazi verdi compatibili con quanto stabilito dalla Regione Toscana.“
(Fonte:www.notiziediprato.it/)